28 – Noi ce l’abbiamo profumato!

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Blog in italiano

 

Italiano fai da te? No Alpitour? Ahi, ahi, ahiiiii!!! 

Oggi parliamo di tutte quelle espressioni rubate alle pubblicità televisive, soprattutto degli anni passati, entrate a far parte del nostro modo di esprimerci nel linguaggio famigliare. Sono espressioni facilmente comprese nel loro significato, proprio perché rievocano immediatamente l’immagine televisiva da cui derivano.

Ne sentirete delle belle!

La domanda d’apertura è presa da una pubblicità degli anni 80/90, della nota agenzia viaggi Alpitour senza la quale, insegna appunto lo spot, non è possibile organizzare bene un viaggio.

Pur non più trasmessa da anni, per noi è molto attuale perché è una citazione classica che usiamo ogni volta che vediamo qualcuno ricorrere al fai da te e ottenere un risultato approssimativo, non soddisfacente, in cui qualcosa va storto.

Qui il link della pubblicità del tour operator Alpitour. 

 

Il termine pubblicità è altrimenti detto, soprattutto in passato e soprattutto al sud, réclame, in francese “chiamata” che nell’800 si riferiva al breve cenno che si faceva a piè di pagina nei giornali per reclamizzare un prodotto. Dal latino reclamare cioè “chiamare, gridare ad alta voce”. Raccolgo la sollecitazione di Cubo che mi chiede di verificare l’uso attuale del verbo reclamare, ma non ci sono dubbi e vi confermo che sono esattamente due i significati in uso del verbo reclamare che non sono però legati alla rèclame da cui deriva invece reclamizzare sinonimo di pubblicizzare.

Primo significato: fa benissimo la mamma di Cubo a riprenderlo perché sta sempre a reclamare, cioè a lamentarsi di qualche cosa, magari alzando un po’ la voce!

Secondo significato: è corretto dire che Paolo ha tutto il diritto di reclamare per sé qualche caffè dei sostenitori visto che Michela se li sta bevendo tutti! Cioè richiedere con decisione, rivendicare qualcosa cui si pensa di avere diritto.

Non possiamo parlare di pubblicità senza ricordare il Carosello che era un programma televisivo della RAI trasmesso fino al 1977 quando la tv non consentiva ancora l’interruzione pubblicitaria all’interno dei programmi. Il Carosello conteneva una serie di brevi spot pubblicitari in forma di sketch o cartone animato e veniva trasmesso la sera dopo il telegiornale, divenendo poi un rituale per tutti i bambini degli anni 70 che appunto andavano a letto “dopo il Carosello!”

Ci sono davvero molti slogan divenuti famigliari e usati quotidianamente…facciamo una piccola e divertente carrellata!

Cubo ad esempio ricorda quello della Moplen, una materia plastica sponsorizzata da Gino Bramieri…in dialetto napoletano si usa dire “e mo?” nel senso: “e adesso?” ed era un’abitudine al sud rispondere Moplen!

Qui il link allo spot Moplen. 

 

Nella pubblicità degli anni 90 dei cioccolatini “Ferrero Rocher, una donna aristocratica in auto diceva al proprio autista Ambrogio di avvertire un leggero languorino e l’autista chiedeva se doveva fermarsi per acquistare qualche cosa ,ma la donna replicava che non era fame ma solo voglia di qualcosa di buono. Allora l’efficiente chauffeur faceva apparire un vassoio pieno dei famosi cioccolatini, ricevendo le lodi della signora.

Beh, ancora oggi quando abbiamo fame diciamo a chiunque “Ambrogio avverto un leggero languorino!”, oppure se ci viene chiesto se abbiamo fame è normale rispondere “No, è più voglia di qualcosa di buono!”.

Qui il link dell spot Ferrero Rocher.

 

Ricordiamo la vecchia pubblicità anni ‘80 dell’acqua Ferrarelle, (una delle prime acque effervescenti naturali), in cui un cameriere al ristorante chiedeva ai clienti come volevano l’acqua… “Liscia, gassata o Ferrarelle?” per evidenziarne l’unicità e per  distinguerla da tutte le altre acque. Ricordo anche la pubblicità cartacea con l’immagine della Gioconda di Leonardo in tre versioni: in versione capelli lisci e la scritta “liscia”, con i capelli ricci e la scritta “gassata” e poi come è in originale con la scritta “Ferrarelle”.

Ormai questo slogan ci è talmente entrato nelle orecchie che non possiamo non associare alle parole liscia e gassata, la parola Ferrarelle. E quando ci viene chiesto se vogliamo l’acqua liscia o gassata, è istintivo rispondere scherzosamente “Ferrarelle”.

Qui il link dello spot Ferrarelle.

 

Paolo ricorda la pubblicità del tonno Rio Mare che recita: ”è così tenero che si taglia con un grissino” mentre a video scorre l’immagine di un grissino che affonda nella morbida carne del tonno; noi usiamo questa espressione per riferirla, ironizzando, a qualsiasi cosa si possa ritenere tenera/o ad esempio una persona tenera!

Qui il link del tenerissimo Tonno Rio Mare. 

 

Poi c’era la pubblicità dell’amaro Lucano, un amaro della regione Basilicata (detta anche Lucania) che mostrava due amiche conversare:“Ma cosa vuoi di più dalla vita?” chiedeva una, “Un Lucano!”rispondeva l’altra.

Qui il link del famoso Amaro Lucano.

Questa innocente citazione di Paolo ispira il momento barzelletta di Cubo…La mancanza di Michela toglie i freni inibitori a Cubo ed ecco il suo trasgressivo capolavoro: due passerotte (uccelli di sesso femminile) parlano della loro vita sessuale e una confida all’altra: “mio marito vuole solo sesso orale” e l’altra le dice “e cosa vuoi di più dalla vita?” e la prima risponde “Un tucano!”. Proprio un bel gioco di parole caro Cubo! Diciamo che è giocata sull’assonanza tra le parole lucano e tucano e non vado oltre perché qualcosa mi dice che i nostri ascoltatori…”la sanno lunga…”e detto questo mi autocensuro!

 

Ma Cubo sull’onda dell’entusiasmo ricorda una mitica pubblicità delle caramelle Mental dal lampante  doppiosenso…: un uomo e una donna sono seduti vicini e l’uomo dice “io ce l’ho profumato” e la donna resta sconvolta così l’uomo aggiunge: “l’alito, perché? Cosa avevi capito?”.

Qui il link della profumatissama caramella Mental.

Vi sfido ad uscire con una frase del genere! Secondo me la usa solo Cubo!

Ti prego Michela, torna presto!!!

By Sara🎙🇮🇹

 

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Italiani fai da te? (do it yourself?) No Alpitour? Ouch, ouch, ouchiiii !!! …

Today we talk about all those expressions stolen from television advertisements, especially from past years, which have become part of our way of expressing ourselves in familiar everyday language. They are expressions easily understood in their meaning, precisely because they immediately evoke the television image from which they were derived.

Ne sentirete delle belle! Good things are coming!

The opening phrase is taken from an advertisement of the 80/90s, by the well-known travel agency Alpitour without which, the spot teaches, it is not possible to organize a trip well.

Although it has not been transmitted for years, it is still very current for us because it is a classic quote that we use every time we see someone resort to DIY and obtain an approximate, unsatisfactory result, in which something goes wrong.

Here the link to the advertisement of the tour operator Alpitour. 

The term publicity is otherwise called, especially in the past and especially in the south, réclame “advertising”, in French “call” which in the 1800s referred to the brief mention that was made at the foot of the page in newspapers to advertise a product. From the Latin reclamare to reclaim that is “to call, to shout out loud”. I accept the request from Cubo who asks me to verify the current use of the verb to reclaim, but there is no doubt and I confirm that there are exactly two meanings in use of the verb to reclaim which are not however linked to the advertisement from which it derives instead to reclaim the synonym of to advertise.

First meaning: Cubo’s mother does very well to reclamare (complain) because she is always complaining, that is, lamentarsi di qualche cosa (complaining about something), perhaps raising her voice a little!

Second meaning: it is correct to say that Paolo has every right to reclamare (complain) for himself some supporters’ coffee since Michela is drinking them all! That is, richiedere con decisione (to request decisively), rivendicare qualcosa cui si pensa di avere diritto. (to complain about something to which you think you are entitled).

We cannot speak of advertising without remembering the Carosello  which was a RAI television program broadcast until 1977 before the TV allowed advertising interruptions within the programs. The Carosello contained a series of short advertising spots in the form of a sketch or animated cartoon and was broadcast evenings after the news, becoming a ritual for all the children of the 70s who went to bed “dopo il Carosello!” (“after the Carosello!”)

There are really many slogans that have become familiar and used quotidianamente (on a daily basis) … let’s make a small and fun roundup of these phrases!

For example, Cubo recalls that of Moplen, a plastic material sponsored by Gino Bramieri… in Neapolitan dialect we were used to saying “e mo?” meaning: “now what?”, and it was a habit in the south to answer “Moplen”!

Here is the link to the Moplen spot.

In the advertising of the 90s of the chocolates Ferrero Rocher, an aristocratic woman in the car told her driver Ambrogio she feels a slight languorino pang and the driver asked if he had to stop to acquistare (buy/aquire) something, but the woman replied that she was not really hungry but only voglia (craving something good). Then the well prepared, efficient chauffeur made a vassoio (tray) full of those world famous chocolates appear, receiving le lodi the praise of the lady.

Well, even today when we are hungry we still say to anyone “Ambrogio avverto un leggero languorino!” (“Ambrogio I feel a slight peckish!”), Or, if we are asked if we are hungry it is normal to answer “No, è più voglia di qualcosa di buono!” “No, I just want something good!”.

Here is the link of the Ferrero Rocher spot.

We remember the old 1980s advertisement of Ferrarelle water, (one of the first natural effervescent waters), in which a waiter at the restaurant asked customers how they wanted the water … “Liscia, gassata o Ferrarelle? ” (“Smooth, carbonated or Ferrarelle?”) to evidenziarne (highlight) its uniqueness and to distinguish it from all other waters. I also remember the paper advertising with the image of Leonardo’s Mona Lisa in three versions: in the capelli lisci (straight hair) version and the “smooth” description, with the capelli ricci (curly hair) with the “gassata” (“carbonated”) description and then as it is in the original version with the “o Ferrarelle” description .

https://www.litalianovero.it/wp/wp-content/uploads/2020/05/ferrarelle-maxi-238x300.jpg

Ormai (By now) this slogan has entered our ears so much that we cannot fail to associate the word Ferrarelle with the smooth and carbonated words. And when asked if we want l’acqua liscia o gassata (smooth or carbonated water), it is instinctive to jokingly answer “Ferrarelle”.

Here the link of the Ferrarelle spot.

Paolo recalls the advertising of Rio Mare tuna which reads: ”è così tenero che si taglia con un grissino (“it is so tender that you cut it with a breadstick”) while on the video the image of a breadstick that sinks into the soft meat of the tuna flows; we use this expression to refer, ironically, to anything that could be considered tender / for example a tender person!

Here the link of the tender tuna of Tonno Rio Mare. 

Then there was the advertisement for the bitter Lucano, a bitter from the Basilicata region (also called Lucania) which showed two friends conversing: “But what more do you want from life?” asked one, “Un Lucano!” replied the other.

Here is the link of the famous Amaro Lucano.

This innocent citazione (quote) from Paolo inspires Cubo’s joke moment … Michela’s mancanza (absence) removes the inhibitory brakes from Cubo and here is his transgressive capolavoro masterpiece: two sparrows (female birds) talk about their sex life and one confides in the other: ” my husband just wants oral sex “and the other says “and what more do you want from life?” and the first one replies “A toucan!”. Just a nice word game dear Cubo! Let’s say it is played on sull’assonanza (the assonance) between the words Lucanian and Toucan and I don’t go further because something tells me that our listeners … “know a lot …” and having said that I self-censure!

But Cubo on the wave of enthusiasm recalls a mythical advertisement of Mental candies with a clear doppiosenso (double meaning) …: a man and a woman are sitting close together and the man says “io ce l’ho profumato” (“I perfumed it”) and the woman gets upset so the man adds: “l’alito, perché? Cosa avevi capito?” (“the breath, why? What did you understand?”).

Here is the link of the fragrant Mental candy.

I challenge you to come out with such a sentence! In my opinion only Cubo uses it!

Please Michela, come back soon!!!

By Kevin (ItalianRocks)

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  1. Francisco Gomez de Toro(Francesco)

    Dicembre 10, 2020

    Anche io ce l`ho profumato!! Non so che sarebbe la mia vità senza gli Italiani Veri.Grazie .Un sacco di abracci.Buone Feste di Natale.A presto!!!!

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