11 – Le dritte per lavorare in Italia – parte 2

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Tempo di lettura: 6 min
Tempo nel parlato: 11 min
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Ciao Italiani Veri, 

nella puntata di oggi Massimo e Paolo tornano a scoprire – grazie al prezioso contributo di Mariapia – le restanti cinque dritte fondamentali per orientarsi nel mondo del lavoro in Italia.

Nella puntata precedente Max aveva evidenziato – grazie alla sua diretta esperienza – come il prendere parte a un’esperienza di volontariato o lavorativa sia importante per inserirsi nel tessuto sociale del Paese in cui si vive ma, soprattutto, per migliorare l’apprendimento della lingua e Mariapia aveva illustrato i primi passi da compiere. 

La puntata di oggi si apre con la raccomandazione di Massimo di  “essere sul pezzo” rispetto alla puntata precedente, in cui si era divagato non poco. 

Manterranno fede a questo impegno? 

Massimo come nella puntata con Paola “La mia dolce metà” , fa un po’ il cascamorto con Mariapia. Sappiamo bene che il Cubo, come il lupo (come sottolinea Paolo),  “perde il pelo, ma non il vizio”

Si comincia: come si può essere efficaci e incisivi in un colloquio di lavoro? Come si può fare buona impressione per poter essere selezionati? Dove posso trovare lavoro? I punti salienti della puntata sono questi.

Mariapia ci spiega che è necessario, in primo luogo, conoscere quale sia la tipologia di colloquio che si dovrà affrontare: esistono, infatti, tre macro tipologie che vanno dalla più generale alla più mirata. Queste sono:

1- il colloquio conoscitivo, in cui si incontrano dei candidati non per un’opportunità di lavoro, ma semplicemente per fare la conoscenza di profili che potrebbero essere utili alle aziende;

2-  il colloquio di orientamento (diffuso soprattutto nei centri per l’impiego), momento di confronto tra il personale dell’agenzia e il candidato che viene aiutato a far emergere le proprie abilità e le proprie competenze al fine di essere orientato ai settori professionali più adatti e di esser aiutando anche a risultare più efficace e incisivo nella propria presentazione. Questa tipologia è dedicata soprattutto a ragazzi giovani che, per la prima volta,  si affacciano al mondo del lavoro oppure a persone di età più avanzata che, per motivi di perdita di lavoro, si devono riaffacciare nell’universo lavorativo, sicuramente cambiato rispetto agli anni in cui avevano fatto il loro primo ingresso. Ognuno di noi ha qualità uniche note o da scoprire (come ben ricorda un libro Unique Ability: Creating the Life You Want di Nomura citato dal Cubo) competenze specifiche, che cambiamo e che possiamo affinare e migliorare nel corso della nostra vita: è sempre bene ricordare chi siamo, le nostre qualità  e la nostra storia lavorativa pregressa per giocare una partita vincente e competitiva;

3- il colloquio di selezione, in cui si incontra un candidato proprio perché l’agenzia ha un’opportunità di lavoro concreta da offrire. Per questo momento Mariapia ci spiega che è necessario prepararsi bene e mai lasciare nulla al caso partendo, soprattutto, dalla conoscenza della posizione per cui ci si sta candidando e dalla conoscenza delle nostre competenze: ho le competenze hard e soft (oggi sempre più richieste dal mercato) per potermi candidare per quel determinato impiego? È importantissimo considerare l’impressione che si vuole trasmettere: il famoso detto italiano “L’abito non fa il monaco” in un colloquio di selezione si trasforma in “L’abito giusto fa il monaco giusto”.

Nell’incontro di selezione tutto è importante, non bisogna lasciare nulla al caso; Mariapia ci svela alcuni elementi chiave da considerare in fase di selezione: dall’igiene personale al tono di voce, dal l’outfit con cui ci si presenta (evitare le ciabatte, anche in piena estate) alla quantità di profumo da “mettere” (deve essere un profumo che ci faccia ricordare al selezionatore e non che causi a quest’ultimo un attacco di nausea), dal comportamento in sala di attesa (evitiamo dita nel naso, non sappiamo chi ci sta osservando) alle modalità di relazione con la reception dell’azienda (non si sa mai che la segretaria possa essere la figlia del titolare)…tutto diventa fondamentale per come ci si presenta e per come si “spende” il proprio essere.

A tal proposito,  Massimo ricorda una lettura consigliata dalla sua professoressa di inglese che sottolineava l’importanza in qualsiasi incontro dei primi 90 secondi: libro Blink: The Power of Thinking Without Thinking che condivide con noi volentieri e che ci ricorda l’importanza della conoscenza a colpo d’occhio.

Il settimo punto per sostenere un colloquio efficace è conoscere l’azienda prima di presentarsi alla selezione. Internet ci permette di raccogliere informazioni e dati sulla stessa (il leader dell’azienda, il loro bilancio, i loro prodotti competitivi sul mercato, la merce concorrenziale): presentarsi come persone preparate e motivate può sicuramente trasmettere un’immagine positiva di noi stessi, oltre a confermare quanto scritto nel proprio curriculum. Nulla vieta, secondo il parere prezioso della nostra esperta, di rivolgere delle domande studiate e ben calibrate: non devono essere incalzati, ma sottolineare quanto siamo interessati alla posizione per la quale ci si presenta. E fatte con un sorriso solare e sincero queste domande aumenteranno la loro incisività e l’immagine di noi stessi come persone positive e propositive.

L’ottava dritta è proprio una strategia: i candidati devono aver ben chiaro le proprie caratteristiche, le proprie competenze e conoscere a fondo il mercato in cui si propongono, le sue trasformazioni e i suoi sviluppi. Questa conoscenza permette, in sede di selezione, di apparire come una persona preparata, che ha studiato, che ha ben chiaro l’orizzonte in cui si sta muovendo e le sue possibili evoluzioni.

Mariapia ha lasciato Massimo “a bocca aperta” per il suo impeccabile modo di esprimersi e l’aver sottolineato in modo così preciso e professionale questi passaggi ci aiuterà di sicuro.

Il nono punto che Mariapia ci illustra è come cercare concretamente lavoro e con quali strumenti: Internet offre senza dubbio informazioni più immediate e a disposizione di chiunque; esistono – tuttavia – strumenti più efficaci e mirati come le agenzie per il lavoro, che conoscono in modo preciso le posizioni aperte nelle diverse aziende, LinkedIn o altri social media dedicati al mondo del lavoro oppure la carta stampata, dove vengono quotidianamente pubblicati annunci da parte di agenzie e aziende. Avere gli strumenti per cercare lavoro è fondamentale, ma l’aspetto da tenere in considerazione in questa scelta è l’aver ben chiaro a quali posizioni si può mirare sia in termini di competenze e abilità sia in termini logistici (spostamenti e tempistiche).

Ultima tappa è proprio la consegna del curriculum: Mariapia – lavorando nell’agenzia IG De Pasquale situata a Bergamo in via Angelo Maj, n. 28 – spiega bene a Massimo e a Paolo che le modalità più efficaci sono sia la consegna a mano o tramite mail sia il fissare telefonicamente un appuntamento in ufficio (modalità con la quale gli operatori possono incontrare i candidati in modo più tranquillo e fornire già loro un primo orientamento).

Paolo chiede a Mariapia, vista la sua esperienza e disponibilità, di illustrare i settori più ricercati in questo momento dalle aziende nella provincia di Bergamo: territorio da sempre caratterizzato da un’importante attività metalmeccanica. Mariapia racconta che le professionalità più richieste in questo ambito sono di vario genere, dai progettisti agli operatori diretti; segue poi l’ambito grafico e quello dei servizi alla ristorazione che si rivela essere il settore sicuramente più adatto per tutti coloro che – vivendo in un Paese diverso dal proprio – vogliono imparare subito la lingua, grazie all’interazione con i clienti e con i propri colleghi. In altre realtà, come ben ci spiega Max, esistono dei gruppi MeetUp di aiuto per apprendere meglio la lingua tra connazionali all’estero, purtroppo in Italia funzionano e collaborano poco: speriamo che questa mancanza venga colmata.

Paolo riassume in sintesi i punti fondamentali di questo percorso: è necessario comprendere ed esprimersi nella lingua italiana, raccontarci in maniera chiara, essere dettagliati e incisivi e, quindi, occorre esercitarsi; è necessario costruire degli strumenti per presentarsi in maniera efficace, sapere cosa vogliamo fare da grandi per mirare ed essere precisi per quanto riguarda il raggiungimento dei nostri obiettivi. E, infine,  bel sorriso.

L’episodio (forse uno dei più lunghi della storia del nostro podcast) si conclude con la conferma della promessa iniziale da parte di Massimo: un invito a cena per la nostra Mariapia che, in queste due puntate, si è rivelata custode di preziosissime informazioni. Non sappiamo, però, se il due di picche tanto temuto sia calato o sia stato censurato dal nostro Cubo, disposto fra l’altro a uscire in anticipo dal lavoro per adempiere a questo piacevole compito.

Buon ascolto Italiani Veri!

Blog in italiano by Michela Delprato

 

Blog in English

Hi Italiani Veri,

In today’s episode, Massimo and Paola return to discover the remaining five fundamental tips (thanks to Mariapia) in finding your way around the world of work in Italy. 

In the previous episode, Massimo pointed out — because of his experience — how volunteering or work experience is important to fit into the social fabric of the country in which one lives, but, above all, to improve language learning. Mariapia illustrated the first steps to take. 

Today’s episode opens with Massimo’s recommendation to “essere sul pezzo” (stick to the point), since in the previous episode, they wandered a little bit from the topic. Will they stick to this commitment? In this episode, Paolo points out that Massimo, “My sweetheart, is a little bit of a cascamorto” (a flirt) with Mariapia. Massimo, Paolo points out, is like the wolf, “perde il pelo, ma non il vizio” (losing his hair, but not vice). 

How can we be effective and effective in a job interview? How can you make a good impression? Where can I find work? Mariapia explains that it is necessary, first of all, to know which type of interview you will be having; there are, in fact, three different types of interviews:

1 –  il colloquio conoscitivo (the cognitive interview). Candidates meet with the employer not only for a job opportunity, but simply to get acquainted with profiles and roles at the company; 

2 – il colloquio di orientamento (the orientation interview). This is widely used by employers. Candidates meet with the staff of the agency. The candidate presents skills and competencies in order to be oriented towards potential professional sectors more suitable for the candidate. This is best for younger people, who, for the first time, are examining the world of work, or for people of an older age, for reasons of job loss, must examine new prospective offers. Each of us have unique qualities that we already know, or have yet to discover (as Massimo recommends with the book, Unique Ability: Creating the Life You Want). We all have specific skills which we can change, refine, and improve over the course of our lives. It is always good to remember who we are, our qualities and our previous working history;

3 – il colloquio di selezione (the selection interview). In this interview, employers meet with the candidate because the agency has a concrete job opportunities to offer. Mariapia explains that it is necessary to be well-prepared and to never leave anything to chance; know the position for which you are applying. Do you have hard and soft skills (soft skills are being more and more requested by the market) to apply for the job? It is very important to consider the impression that you want to convey. This can be expressed with the famous Italian saying, “L’abito non fa il monaco” (“the dress does not make the monk”), changing it to  “l’abito giusto fa il monaco giusto” (“the right dress makes the right monk”) to express how important it is to dress to impress. 

Everything is important in the selection meeting. Mariapia reveals some key elements to consider in the selection phase: from personal hygiene to tone of voice, from the outfit with which one presents oneself (avoid flip flops, even in the height of summer) to the quantity of perfume to “mettere” (put on) — use a perfume that reminds the selector, and not give an attack of nausea. Behavior in the waiting room is also important (avoid fingers in the nose, etc. we never know who may be observing us), and be kind to the receptionist (receptionists are the gatekeepers of the company). Everything becomes fundamental in how one presents oneself and how one “spende” (spends) one’s being. 

In this regard, Massimo remembers a reading recommended by his English teacher, who stressed the importance of the first 90 seconds of the meeting, Blink: The Power of Thinking Without Thinking. The book shares insights and reminds us of the importance of knowledge at a glance.

The seventh point to support an effective interview is to “conoscere l’azienda” (know the company) before the selection interview. Internet allows us to gather information and data about the company, such as the leader, their competitive products on the market, etc. Showing your knowledge about the company presents oneself as well-prepared and motivated, in addition to confirming what is written on the resume. According to the expert opinion of our expert Mariapia, nothing prevents us from addressing well-researched and well-calibrated questions: they must emphasize how interested we are in the position for which we are presented. Answered with a sincere smile, these questions will increase their incisiveness and the image of ourselves as positive and proactive people.

The eighth point is to have a strategy: the candidates must be clear about their characteristics, their skills, and are familiar with the market in which they are proposed, its transformations and its developments (aver ben chiaro le proprie caratteristiche, le proprie competenze e conoscere a fondo il mercato in cui si propongono, le sue trasformazioni e i suoi svilupp). This knowledge allows the candidate, during the selection, to appear as a trained person, who has studied, who has very clear the horizon in which it is moving and its possible evolutions.

At the end of this presentation, Massimo was left “a bocca aperta” (speechless). Mariapia expressed herself so articulately, and in a precise and professional way.

The ninth point of consegna del curriculum (of the curriculum) that Mariapia illustrates is how “cercare concretamente lavoro e con quali strumenti” (to actually look for work and with what tools): the Internet undoubtedly offers more immediate information available to anyone; there are – however – more effective and targeted tools, such as employment agencies, which know precisely the positions open in different companies, LinkedIn, or other social media dedicated to the world of work or print media, where daily announcements are published by agencies and companies. Having the tools to look for work is fundamental, but the aspect to be taken into consideration in this choice is to have a clear idea of which positions can be targeted both in terms of skills and abilities and in terms of logistics.

The last point Mariapia wants to make is to explain the most effective methods of making contact: hand delivery, email, as well as setting up an appointment at the office by telephone (with which operators can meet candidates and provide them with a first orientation). 

Paolo asks Mariapia, given his experience and availability, to illustrate the most sought-after sectors at this time by companies in the province of Bergamo: a territory that has always been characterized by engineering. Mariapia says that the most requested professional skills in this area are of various kinds, from designers to direct operators; then follows graphic and catering service sector, which turns out to be the most suitable sector for all those living in a country other than their own. These service sectors have many opportunities for colleagues and customer interaction, best for learning a language quickly. 

Paolo summarizes the fundamental points of this journey: 

  • it is necessary to understand and express oneself in the Italian language;
  • to tell ourselves clearly, to be detailed and incisive and, therefore, to practice; 
  • it is necessary to build tools to present oneself effectively;
  • to know what we want to be when we grow up to aim; 
  • be precise regarding the achievement of our goals; 
  • and finally, to have a beautiful smile.

The episode (perhaps one of the longest in the history of our blog) concludes with the confirmation of Massimo’s initial promise: an invitation to dinner for our Mariapia who, in these two episodes, turned out to be a guardian of precious information.
Mariapia can be contacted at: IG De Pasquale situata a Bergamo in via Angelo Maj, n. 28

Blog in English by Lee Okan

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11 – Le dritte per lavorare in Italia – parte 2

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